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Gli antibiotici aumentano il rischio di tumore al colon-retto?

Relazioni significative sono emerse tra l'utilizzo di determinate classi di antibiotici e l'insorgenza del tumore al colon retto. A dirlo un recente studio pubblicato su JNCI.
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Stato dell’arte
Gli antibiotici potrebbero aumentare il rischio di tumore al colorettale alterando il microbiota intestinale. Le dinamiche sono ancora poco chiare.

Cosa aggiunge questa ricerca
Scopo dello studio è stato investigare le relazioni tra l’uso di antibiotici e il conseguente sviluppo di cancro al colon-retto.

Conclusioni
Associazioni significative sono emerse per diverse classi di antibiotici registrando non soltanto una specificità d’azione, ma anche un trend genere dipendente.

Antibiotici e tumore al colon retto, una relazione pericolosa? Sembra proprio di sì. Relazioni significative sono infatti emerse tra determinate classi di antibiotici, come per esempio i chinoloni, e l’insorgenza del tumore. Altra osservazione interessante: è emersa una correlazione con sesso e la zona intestinale colpita

Studiare i cambiamenti batterici a livello del microbiota intestinale indotti dal trattamento antibiotico potrebbe quindi fornire importanti indicazioni per la prevenzione/trattamento del tumore al colon retto. 

È quanto conclude lo studio di Sai San Moon Lu e colleghi della Umea University in Svezia, di recente pubblicato su JNCI

Tumore al colon e antibiotici

Il tumore al colon-retto (CRC) è una patologia multifattoriale dai molteplici fattori di rischio. 

Tra questi, obesità, dieta scorretta e un disequilibrio del microbiota intestinale (disbiosi). Alcuni ceppi hanno mostrato correlazioni più importanti con induzione di carcinogenesi quali Fusobacterium nucleatum

Uno dei fattori più impattanti sull’equilibrio del microbiota intestinale, come sappiamo, è rappresentato dagli antibiotici. Ma possiamo affermare che esiste un legame tra questi e la patologia?

Avendo a disposizione dati sanitari di un’ampia dimensione campionaria (oltre 40 mila casi e 200 mila controlli sani), i ricercatori scandinavi hanno voluto investigare meglio questi rapporti prendendo in considerazione anche i fattori confondenti quali genere, gravità della patologia, posologia antibiotica e zona del tratto gastrointestinale. Ecco quanto si è visto.

Lo studio su 40 mila casi di tumore

Considerando solo la presenza della patologia, tra i casi:

  • il 36,4% ha registrato un tumore al colon prossimale, 29,3% al tratto distale, 33% a quello rettale con tempo di follow-up medio di 8 anni
  • un uso moderato-intenso di antibiotici è stato positivamente associato a tumore del colon retto 

Andando poi a dividere le varie regioni:

  • l’uso di antibiotici ha mostrato un’associazione significativa, positiva e in maniera dose-dipendente principalmente con un tumore localizzato a livello prossimale. Leggermente negativa invece per il tratto rettale, trascurabile per il colon distale 
  • il rischio ha mostrato un gradiente crescente con l’uso di antibiotico per il tratto del colon, inverso per il retto

Genere e classe di antibiotici

Passando poi a fattori confondenti quali genere e classe di antibiotici:

  • solo nelle donne è stata osservata una relazione inversa tra gli antibiotici, soprattutto se usati in alte dosi, e il tumore rettale
  • chinoloni e sulfonamidi e/o trimetoprim hanno mostrato correlazione con un aumentato rischio di tumore al colon prossimale
  • di contro, nitrofurantoina, macrolidi e/o lincosamidi, metronidazolo e/o tinidazolo sono risultati negativamente associati
  • simile correlazione con il rischio tumorale è stata registrata per antibiotici mirati contro batteri aerobi o anaerobi
  • l’associazione tra uso di antibiotici e rischio di cancro al colon prossimale si è mostrata maggiore per soggetti dai 50 anni in su alla diagnosi, oltre che a un più elevato consumo delle terapie
  • associazione positiva poi tra rischio di cancro al colon prossimale e tumori allo stadio I-II con, di contro, andamento inverso per gli stadi più avanzati

Conclusioni

L’uso di antibiotici ha mostrato quindi un legame consistente e proporzionale con il conseguente rischio di tumore al colon, in particolare quello del tratto prossimale. Associazione negativa invece per il tumore rettale nelle donne

Sembrerebbero esistere quindi dinamiche precise che coinvolgono il microbiota intestinale con un coinvolgimento sito-specifico. Ci sono quindi le condizioni per un maggior approfondimento sul tema.

Silvia Radrezza
Laureata in Farmacia presso l’Univ. degli Studi di Ferrara, consegue un Master di 1° livello in Ricerca Clinica all’ Univ. degli Studi di Milano. Borsista all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS dal 2017 al 2018, è ora post-doc presso Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda (Germania).

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