Secondo una nuova ricerca alcuni funghi sono in grado di spostarsi dall’intestino al pancreas, dove possono innescare la crescita tumorale. Lo studio, pubblicato su Nature, è il primo a dimostrare che la comunità di specie fungine – nota come micobioma – presente nel pancreas può influenzare lo sviluppo dell’adenocarcinoma duttale pancreatico.
L’adenocarcinoma duttale pancreatico causa il decesso della maggior parte dei pazienti entro due anni dalla diagnosi e solo circa 1 su 10 vive più a lungo di cinque anni. E mentre diversi studi hanno dimostrato che la componente batterica del microbioma è spesso alterata in questo tipo di tumore, ancora poco si sa sul ruolo del micobioma.
Berk Aykut e Smruti Pushalkar della School of Medicine della New York University e i loro colleghi hanno deciso di valutare la capacità dei funghi di colonizzare il pancreas e promuovere la crescita del cancro.
Migrazione dei lieviti dall’intestino al pancreas
I ricercatori hanno analizzato campioni tumorali prelevati da modelli murini e pazienti con carcinoma pancreatico alla ricerca di marcatori genetici specifici per funghi. Gli studiosi hanno rilevato in entrambi i casi un’aumentata colonizzazione fungina del pancreas rispetto alle loro controparti sane.
Per trovare l’origine di questi lieviti, i ricercatori hanno introdotto nell’intestino dei topi un ceppo fungino “marcato” con una molecola fluorescente. Già dopo 30 minuti, è stato possibile rilevare questi microrganismi fluorescenti nel pancreas dei roditori.
Il colpevole è il lievito
In modelli murini in grado di esprimere una proteina cancerogena solo a livello del pancreas, il micobioma pancreatico è risultato differente da quello intestinale. In particolare, i ricercatori hanno osservato una maggiore prevalenza del lievito Malassezia nei tumori del pancreas di questi topi rispetto al loro intestino o al pancreas di roditori sani. Lo stesso ceppo di lievito è risultato presente anche nell’uomo in campioni di adenocarcinoma duttale pancreatico. Inoltre, nei tumori del pancreas i ricercatori hanno rilevato un aumento dei livelli dei funghi Parastagonospora, Saccharomyces e Septoriella.
Nei topi trattati con un farmaco antimicotico ad ampio spettro il peso del tumore è risultato ridotto fino al 30% in 30 settimane. L’antimicotico ha anche aumentato l’effetto antitumorale di un comune farmaco chemioterapico. Tuttavia, negli animali colonizzati con Malassezia dopo il trattamento, l’adenocarcinoma duttale pancreatico ha ricominciato a crescere, con una velocità fino al 20% maggiore.
Innesco dell’infiammazione
Nell’uomo l’adenocarcinoma duttale pancreatico è associato all’espressione di una proteina chiamata mannose-binding lectin che è stata collegata allo sviluppo del tumore in quanto in grado di legare i carboidrati sulla superficie dei microrganismi e innescare l’infiammazione.
Nei modelli murini in cui non viene espressa questa proteina, la progressione del cancro nel pancreas è risultata ritardata, anche in presenza di Malassezia. Ciò suggerisce che Malassezia promuove la crescita del tumore innescando l’infiammazione del pancreas.
Sebbene siano necessari ulteriori studi prima che le nuove scoperte possano essere utilizzate per il trattamento di questo tipo di tumore, i risultati ottenuti suggeriscono che il micobioma potrebbe rappresentare un nuovo bersaglio per gli agenti terapeutici.
Traduzione dall’inglese a cura della redazione