Il latte materno è una fonte fondamentale di nutrienti e molecole immunitarie per i bambini. Di recente, un gruppo di ricercatori ha scoperto, tramite esperimenti su modelli murini, che una specifica classe di anticorpi presenti nel latte materno favorisce lo sviluppo di un microbiota intestinale sano nei topi neonati.
I risultati, pubblicati su Science Immunology, suggeriscono inoltre che questi anticorpi promuovono l’immunità contro i patogeni intestinali e modellano lo sviluppo delle cellule immunitarie nei primi anni di vita.
Vantaggi dell’allattamento al seno
«I nostri risultati sottolineano i benefici dell’allattamento al seno per il sistema immunitario della prole, sia subito dopo la nascita sia a lungo termine», afferma l’autore senior dello studio Melody Zeng del Weill Cornell Medicine.
Precedenti studi hanno dimostrato che gli anticorpi delle madri vaccinate contro uno specifico batterio o virus possono essere trasferiti ai bambini attraverso il latte materno. Tuttavia, come gli anticorpi materni contribuiscano allo sviluppo delle cellule immunitarie intestinali e del microbiota intestinale nei bambini è ancora poco chiaro.
In passato i ricercatori si sono concentrati sugli anticorpi IgA, che sono comuni nel latte materno.
Melody Zeng e i suoi colleghi hanno invece deciso di analizzare il ruolo di un’altra classe di anticorpi presente, oltre che nel sangue, anche nel latte materno, ovvero gli anticorpi IgG, che aiutano l’organismo a combattere batteri e virus.
Anticorpi che proteggono l’intestino
Il team ha scoperto che i batteri intestinali sono in grado di indurre la produzione di anticorpi IgG a livello intestinale, che possono essere poi trasferiti dal sangue della madre al latte materno.
I ricercatori hanno quindi nutrito due gruppi di topi neonati con latte materno di topi privi o meno di IgG. Quindi, i cuccioli sono stati infettati con Citrobacter rodentium, l’equivalente murino di un ceppo patogeno di Escherichia coli che nell’uomo causa gravi infezioni intestinali: i cuccioli che hanno ricevuto latte materno da madri prive di IgG si sono ammalati, a differenza di quelli che hanno ricevuto latte materno con anticorpi IgG.
«Questa importante funzione delle IgG prodotte dal microbiota intestinale potrebbe essere sfruttata per lo sviluppo di strategie preventive o terapeutiche, come l’immunizzazione materna o la colonizzazione con batteri benefici di interesse, per rafforzare l’immunità neonatale contro i patogeni enterici e facilitare il corretto sviluppo del microbiota intestinale e del sistema immunitario nei bambini», affermano gli autori.
Microbiota alterato in assenza di IgG
Dai dati ottenuti è emerso inoltre che i topi che non hanno ricevuto IgG dalle loro madri hanno sviluppato un microbiota intestinale alterato, che ha portato a un aumento dei livelli di cellule immunitarie che producono una molecola legata a malattie infiammatorie.
Da adulti, questi topi sono risultati più suscettibili alle malattie infiammatorie intestinali.
Infine, il team ha indotto la produzione di anticorpi IgG e li ha utilizzati per immunizzare topi femmine prima della gravidanza.
Nei cuccioli che hanno ricevuto latte materno contenente IgG, gli anticorpi hanno impedito a C. rodentium di attaccarsi alla parete intestinale, aiutando così a prevenire l’infezione.
«Così come accade con la vaccinazione, anche in questo modo è possibile migliorare i livelli di anticorpi IgG delle madri e trasferire questa immunità alla prole, proteggendola» afferma Melody Zeng. «Questa strategia potrebbe avvantaggiare in particolare i bambini prematuri che tendono ad essere molto più a rischio di malattie diarroiche».