Precedenti studi hanno dimostrato che, in uomini sani, l’uretra non è sterile; tuttavia, non è ancora chiaro se esista un microbiota uretrale caratteristico che contribuisce allo stato di salute o di malattia.
Di recente un gruppo di ricercatori ha scoperto che gli uomini che hanno rapporti sessuali vaginali non protetti presentano un microbiota uretrale composto da diversi batteri normalmente presenti nella vagina.
I risultati, pubblicati su Cell Reports Medicine, suggeriscono che i batteri vaginali possono diffondersi nel tratto urinario maschile e rimodellare il microbiota uretrale. Gli esperti hanno anche definito un riferimento per il microbiota uretrale sano che potrebbe consentire ai medici di comprendere il ruolo dei batteri nelle patologie a carico dell’uretra.
Precedenti studi hanno dimostrato che i microrganismi che escono o entrano nel tratto urogenitale maschile attraversano l’uretra, ma l’origine del microbiota uretrale non è ancora chiara.
Per rispondere a questa domanda, i ricercatori guidati da Qunfeng Dong della Loyola University di Chicago e David Nelson della Indiana University School of Medicine hanno deciso di raccogliere e analizzare i tamponi uretrali di 110 uomini adulti.
Microbiota dell’uretra maschile
Nei partecipanti allo studio non sono stati rilevati né infezioni a trasmissione sessuale né segni di infiammazione dell’uretra.
Nei campioni di tampone uretrale, i ricercatori hanno rilevato 117 diverse specie batteriche e 26 virus.
Streptococcus mitis, un batterio che produce acido lattico, rappresentava circa il 24% dei batteri uretrali. La maggior parte degli uomini aveva un microbiota uretrale semplice, dominato da Streptococcus, comprese le specie S. mitis, Lactobacillus e Corynebacterium.
Tuttavia, mediante sequenziamento del DNA i ricercatori hanno individuato quasi 20 campioni che contenevano pochi o nessun microrganismo.
«Questo dato ha suggerito che in alcuni uomini il microbioma uretrale è scarso o del tutto assente», affermano i ricercatori.
Rapporti sessuali senza protezione
Alcuni partecipanti allo studio avevano un microbiota secondario più complesso, composto da microbi che si trovano tipicamente nella vagina e che sono spesso associati alla vaginosi batterica, condizione causata da un drastico cambiamento nella composizione del microbiota vaginale derivante dalla sostituzione delle specie Lactobacillus con batteri anaerobi come Gardnerella vaginalis.
La probabilità di rilevare questi batteri è risultata elevata negli uomini che hanno riferito di aver avuto rapporti sessuali vaginali, ma non in quelli che hanno avuto rapporti orali o anali.
I batteri associati alla vagina sono stati rilevati negli uomini per almeno due mesi dopo i rapporti vaginali.
Conclusioni
Stabilire un riferimento per il microbiota uretrale sano può offrire nuove informazioni sulle malattie del tratto urinario e riproduttivo, comprese le infezioni a trasmissione sessuale.
«Le malattie sessualmente trasmissibili hanno un impatto sulle persone svantaggiate dal punto di vista socioeconomico, oltre che sulle donne e sulle minoranze», afferma David Nelson.
«L’assistenza sanitaria in caso di malattie a trasmissione sessuale viene spesso trascurata a causa dello stigma. Il nostro studio potrebbe quindi avere il potenziale per migliorare radicalmente la diagnosi e la gestione di queste patologie».