Durante il Congresso ADI di Dietetica e Nutrizione Clinica, che si è tenuto di recente a Bologna, Microbioma.it ha chiesto ad Annarita Sabbatini, dietista clinica, Coordinatore Unità Tecnica Servizio Dietetica e Nutrizione clinica IEO, nonché consigliere ADI, di spiegarci il ruolo cruciale della dieta nell’equilibrio del microbiota intestinale e l’importanza dei probiotici per la salute generale.
Una dieta ricca di fibre, provenienti da cereali integrali, frutta, verdura e legumi, promuove la proliferazione di batteri benefici, essenziali per la metabolizzazione della fibra alimentare. Di conseguenza, il microbiota intestinale riflette ciò che mangiamo, adattandosi rapidamente a cambiamenti positivi nello stile di vita.
I probiotici, definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FAO come microrganismi vivi che, se consumati in quantità adeguate, apportano benefici alla salute, sono stati oggetto di numerosi studi.
Oltre ai loro effetti positivi sulla risposta immunitaria e la salute intestinale, recenti ricerche li collegano alla salute cardiovascolare e al benessere mentale, grazie all’asse intestino-cervello. L’inclusione di alimenti fermentati con probiotici nella dieta quotidiana può quindi migliorare la salute intestinale, offrendo potenziali benefici su più livelli per l’organismo.
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