I bambini nati con taglio cesareo hanno un rischio maggiore di sviluppare nel corso della vita malattie immunitarie croniche come l’asma e le allergie, probabilmente perché durante il parto non vengono esposti al microbiota fecale materno.
Di recente, un gruppo di ricercatori ha scoperto che somministrare a un neonato nato con taglio cesareo una piccola quantità di feci della madre diluita nel latte materno potrebbe aiutarli a sviluppare un microbiota sano.
I risultati, pubblicati su Cell, suggeriscono che il microbiota intestinale dei bambini nati con taglio cesareo può essere ripristinato trasferendo il microbiota fecale delle loro madri.
Tuttavia, avvertono i ricercatori, la procedura deve essere eseguita soltanto dopo un attento screening clinico e microbiologico.
Parto naturale e parto cesareo
Diversi studi hanno dimostrato che la colonizzazione microbica dell’intestino del neonato può avere conseguenze per la sua salute in età adulta.
La colonizzazione e lo sviluppo naturale del microbiota possono essere alterati da pratiche – come il taglio cesareo – che impediscono la trasmissione materna dei batteri.
«Da un punto di vista clinico, questo trasferimento di materiale microbico avviene durante il parto vaginale», afferma il co-autore dello studio, Sture Andersson (University of Helsinki, Finlandia). «Questo è un regalo che la madre fa al suo bambino».
Il taglio cesareo provoca uno sviluppo alterato del microbiota del bambino nei primi sei mesi di vita.
Per ripristinare il normale microbiota intestinale nei bambini nati con taglio cesareo, un gruppo di ricercatori guidati da Sture Andersson e Willem de Vos (Università di Wageningen, Paesi Bassi) hanno valutato gli effetti del trasferimento del microbiota fecale da sette madri ai propri bambini.
Trapianto di microbiota dalla madre al bambino
I ricercatori hanno raccolto campioni di feci dalle madri tre settimane prima del taglio cesareo programmato.
Poco dopo la nascita, ai bambini è stata somministrata una piccola quantità di feci della madre diluita nel latte materno.
I bambini sono poi rimasti in ospedale per due giorni dopo la procedura per controllare che non si manifestassero effetti indesiderati.
Il team di ricercatori ha testato il microbiota fecale dei bambini alla nascita e dopo due giorni, una settimana, due settimane, tre settimane e tre mesi.
A tre mesi di vita, il microbiota dei bambini che hanno ricevuto i microbi fecali dalle loro madri è risultato più simile a quello dei bambini nati per via vaginale rispetto a quello di altri bambini nati con taglio cesareo.
I livelli di potenziali patogeni, tra cui Enterococcus faecium, Klebsiella pneumoniae, Haemophilus influenza e Salmonella enterica, sono aumentati nei bambini nati con taglio cesareo, ma non in quelli che hanno ricevuto batteri intestinali dalle loro madri.
Bisogna escludere la presenza di patogeni
Tutti e sette i bambini inclusi nello studio non hanno mostrato effetti avversi, il che lascia ben sperare che la procedura utilizzata sia sicura. «Questo studio non è stato concepito per testare la sicurezza del trasferimento di batteri intestinali, ma i dati ottenuti ne hanno dimostrato l’efficacia e supportano il concetto di trasferimento verticale dalla madre al bambino», afferma Willem de Vos.
Tuttavia, il ricercatore sottolinea che «non è possibile effettuare questo trasferimento di batteri, senza prima valutare la sicurezza e l’idoneità dei campioni di feci».
Il ripristino del normale sviluppo del microbiota nei bambini nati con taglio cesareo potrebbe avere conseguenze per la salute a lungo termine dei bambini. Dovrà però essere indagato lo sviluppo del sistema immunitario nei bambini nati con taglio cesareo che ricevono batteri intestinali dalle loro madri.