Mentre i tassi di obesità infantile continuano ad aumentare, diversi studi hanno collegato le curve di crescita infantili e i batteri presenti a livello intestinale al rischio di sovrappeso più avanti nella vita.
Un nuovo studio suggerisce che la comunità di funghi che vivono nell’intestino, il cosiddetto micobioma intestinale, è associata all’indice di massa corporea (BMI) dei bambini, che può essere indicativo di obesità.
«Nel complesso, i nostri risultati suggeriscono che fattori relativi alla prima infanzia e materni possono influenzare le dinamiche di crescita nei primi 5 anni di vita, in associazione con modelli di maturazione del micobioma e taxa fungini specifici», affermano gli autori dello studio, che è stato pubblicato su Cell Reports Medicine.
Sebbene negli adulti fosse stata già dimostrata una correlazione tra il micobioma intestinale e l’obesità, nei bambini il ruolo dei funghi intestinali non era ancora chiaro.
Per colmare questa lacuna di conoscenza, i ricercatori guidati da Marie-Claire Arrieta della University of Calgary hanno analizzato la relazione tra il micobioma intestinale di 100 neonati canadesi e il punteggio z dell’indice di massa corporea (BMIz, una misura del peso relativo aggiustata per età e sesso) durante i primi cinque anni di vita.
Biodiversità fungina
I ricercatori hanno confermato che a 3 mesi di età, il micobioma infantile è dominato da Candida, Malassezia e Mycosphaerella, per poi spostarsi verso la dominanza di Saccharomyces a un anno di età.
Nel primo anno di vita, il team ha osservato modelli di maturazione divergenti del micobioma intestinale, con il 69% dei neonati che mostrava una diminuzione della ricchezza fungina, il 28% un aumento e il 3% nessuna variazione. Modelli simili sono stati osservati per la diversità fungina.
Alcuni dei principali fattori associati all’aumento della ricchezza fungina erano il BMIz infantile a un anno, il BMIz dei genitori e la diversità batterica nel primo anno di vita.
Anche la dieta materna e la durata dell’allattamento al seno sono risultate collegate alla ricchezza di funghi. Inoltre, l’aumento della ricchezza fungina è stato associato all’uso di antibiotici da sei a 12 mesi.
Saccharomyces, Malassezia e Candida
Il team ha individuato un’associazione tra diversi funghi e il BMIz tra uno e cinque anni d’età. In particolare, una maggiore abbondanza di Saccharomyces a tre mesi e di Malassezia a 12 mesi sono state associate a un BMIz più elevato rispettivamente a uno e cinque anni.
Anche una maggiore abbondanza di Candida a 12 mesi tendeva a essere collegata a un BMIz più elevato a tre anni. Al contrario, livelli più bassi di Rhodotorula a 12 mesi sono stati associati a un BMIz più elevato.
«Questi dati suggeriscono che specifici generi di funghi presenti nel micobioma nel primo anno di vita sono associati in modo diverso con il BMIz nella prima infanzia», affermano i ricercatori.
I modelli matematici indicano che l’associazione tra il micobioma intestinale e il BMIz infantile dipende dalla composizione della comunità batterica nell’intestino.
Conclusioni
«I nostri risultati suggeriscono dunque che il contributo del micobioma al BMIz della prima infanzia è probabilmente influenzato dal microbioma batterico», affermano i ricercatori. In futuro sarà quindi utile valutare il meccanismo attraverso il quale il micobioma influenza la crescita e il metabolismo nei primi anni di vita.