Le condizioni infiammatorie croniche colpiscono quasi il 20% della popolazione mondiale, ma non è ancora chiaro se – e come – i cambiamenti nel microbiota intestinale siano coinvolti in alcuni di questi disturbi.
Di recente un gruppo di ricercatori ha scoperto che cambiamenti specifici nelle comunità microbiche che popolano l’intestino sono correlati alla gravità dell’artrite reumatoide.
I risultati, pubblicati su Science Translational Medicine, potrebbero aiutare a identificare target per la prevenzione o il trattamento di questi disturbi. «Il nostro studio contribuisce a fornire prove sempre più evidenti della stretta correlazione tra il microbioma intestinale e l’infiammazione in tutto il corpo», affermano gli autori.
Intestino e sistema immunitario
Risposte immunitarie anomale sono responsabili di molte forme di artrite, tra cui l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante.
Queste risposte immunitarie possono essere innescate o sostenute dalle interazioni con le popolazioni microbiche intestinali.
Tuttavia, non è ancora chiaro se alterazioni nella composizione del microbiota siano correlate all’artrite infiammatoria.
Per rispondere a questa domanda, Kelsey Thompson della Harvard University e i suoi colleghi hanno analizzato campioni di feci di 219 adulti sani e 221 pazienti con artrite reumatoide, artrite psoriasica o spondilite anchilosante.
Alterazioni del microbiota
Da giugno 2015 a marzo 2020 i ricercatori hanno reclutato partecipanti di età compresa tra 20 e 93 anni provenienti da centri clinici in tutto il Regno Unito.
Rispetto ai controlli, i pazienti con artrite infiammatoria sono risultati caratterizzati da una composizione alterata del microbiota intestinale caratterizzata da livelli più bassi di batteri benefici come Faecalibacterium prausnitzii e Roseburia intestinalis e livelli più alti di Escherichia coli, Ruminococcus gnavus e altri batteri pro-infiammatori.
I ricercatori hanno scoperto inoltre che i pazienti con sintomi più gravi avevano livelli più elevati di Ruminococcus gnavus e altri batteri pro-infiammatori rispetto a quelli con sintomi più lievi.
I tipi di microbi sostanzialmente più comuni nei soggetti con artrite includevano le specie di Streptococcus, che normalmente si trovano nella cavità orale, ma non nell’intestino. «Studi precedenti hanno scoperto che i pazienti con artrite reumatoide hanno un rischio quattro volte superiore di avere una cattiva salute dentale», spiegano i ricercatori.
Pathway molecolari
Successivamente, i ricercatori hanno esaminato le implicazioni funzionali delle alterazioni del microbiota osservate nei pazienti con artrite, identificando diversi pathway guidati dal microbiota associati alle malattie infiammatorie.
Dai dati raccolti è emerso che alcuni di questi pathway influiscono sulla capacità dell’intestino di sequestrare il ferro e assorbire la vitamina B dagli alimenti.
«Alcune di queste alterazioni, come quelle del metabolismo della vitamina B, potrebbero rappresentare meccanismi per la prevenzione, la riduzione del rischio o il trattamento a lungo termine dell’artrite, così come il sequestro microbico del ferro in caso di anemia legata a questa condizione», affermano i ricercatori.
Conclusioni
Sebbene non sia chiaro se i cambiamenti nelle comunità microbiche intestinali siano una causa o una conseguenza delle alterazioni del sistema immunitario, i risultati ottenuti in questo studio potrebbero aiutare a indirizzare futuri interventi basati sul microbiota.