La malnutrizione infantile è una sfida globale per la salute in quanto mette i bambini a maggior rischio di morire di infezioni comuni. Di recente, è stato condotto uno studio sui topi che suggerisce il motivo per cui gli individui denutriti possono essere più suscettibili alle infezioni intestinali rispetto agli individui sani.
I risultati, pubblicati su Cell Host & Microbe, rivelano che, nei topi denutriti, molecole immunitarie specifiche, note come immunoglobuline A, non riconoscono i batteri intestinali benefici come il Lactobacillus. La malnutrizione è risultata anche associata a una ridotta colonizzazione batterica del rivestimento intestinale.
IgA e mucose intestinali
L’immunoglobulina A, nota anche come IgA, è un anticorpo che svolge un ruolo chiave nella funzione immunitaria delle mucose, compreso il rivestimento intestinale. Le IgA di solito si legano ai batteri intestinali e sono responsabili di respingere i patogeni e di promuovere la colonizzazione dei batteri commensali nell’intestino. «Il riconoscimento da parte delle IgA di batteri benefici è ridotto nei bambini gravemente denutriti, ma i fattori che guidano questi cambiamenti nel targeting delle IgA sono sconosciuti» affermano i ricercatori.
Per comprendere meglio le interazioni batterio-ospite, il team di ricercatori, guidato da Brett Finlay della University of British Columbia a Vancouver, ha analizzato il riconoscimento da parte delle IgA dei batteri intestinali nei topi denutriti dallo svezzamento all’età adulta.
Così il microbiota si adatta alla dieta
A differenza dei topi sani, i roditori denutriti hanno mostrato una riduzione del targeting delle IgA di numerosi batteri intestinali benefici, tra cui Bifidobacterium ed Eubacterium. Inoltre, questi roditori non sono riusciti a sviluppare il riconoscimento da parte delle IgA del Lactobacillus intestinale.
Ulteriori test hanno dimostrato che il Lactobacillus presente nei topi denutriti ha una ridotta capacità di legarsi agli anticorpi dell’ospite. I cambiamenti nel targeting delle IgA sembrano essere dovuti all’adattamento del Lactobacillus alla denutrizione. Tali cambiamenti sono associati a mutazioni nel trasporto e nel metabolismo dello zucchero e comportano un ridotto legame con le molecole a base di carboidrati prodotte dall’ospite.
Maggiore suscettibilità alle infezioni
Poiché l’interazione tra batteri e IgA media la colonizzazione microbica dell’intestino, i ricercatori hanno analizzato la presenza di Lactobacillus nell’intestino di topi denutriti e topi sani. I risultati hanno mostrato che Lactobacillus ha una minor capacità di aderire all’intestino dei topi malnutriti rispetto a quello dei topi sani.
I risultati supportano dunque l’idea che la dieta può modificare rapidamente la composizione della popolazione batterica intestinale. «È stimolante ipotizzare che un ridotto legame dei batteri protettivi con le IgA possa contribuire all’aumentata suscettibilità dell’ospite alle infezioni intestinali in condizioni di malnutrizione, per esempio riducendo la resistenza alla colonizzazione all’interno della mucosa», affermano i ricercatori. «Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per determinare se la sola dieta possa influenzare il riconoscimento delle IgA tra diversi batteri intestinali o se possano essere coinvolti altri fattori».