L’herpes genitale colpisce oltre l’11% delle persone di età compresa tra 15 e 49 anni ed è associato a una maggiore suscettibilità all’HIV.
Un nuovo studio condotto sui topi suggerisce che i cambiamenti indotti dall’obesità nel microbiota vaginale possono influenzare la risposta immunitaria contro l’infezione da herpes simplex virus.
I risultati, pubblicati su Cell Reports, evidenziano dunque il ruolo del microbiota nel combattere le infezioni.
Obesità e infezioni virali
Precedenti studi hanno dimostrato che l’obesità può portare allo sviluppo di malattie cardiovascolari, alla compromissione del sistema immunitario e, in alcuni casi, a un aumento del rischio di sviluppare il cancro. Non è invece ancora chiaro il legame tra l’obesità e le infezione virali.
«Ci si aspetta che l’obesità sia un fattore di rischio per l’herpes genitale perché compromette l’immunità», affermano i ricercatori. «Tuttavia, non è chiaro se e come l’obesità influisca su questa infezione virale».
Per rispondere a questa domanda, Heung Kyu Lee del Korea Advanced Institute of Science and Technology e i suoi colleghi hanno nutrito un gruppo di topi con una dieta ricca di grassi per renderli obesi. Quindi, hanno infettato gli animali con il virus Herpes simplex 2.
Risposta immunitaria più forte
Dai dati ottenuti è emerso che, tre settimane dopo l’infezione, la metà dei topi obesi è sopravvissuta all’infezione, mentre i topi di controllo alimentati con una dieta povera di grassi sono morti.
Inoltre, rispetto ai controlli, i topi obesi hanno eliminato più velocemente il virus dalla loro mucosa genitale, che conteneva livelli più elevati di un raro tipo di cellula immunitaria, i linfociti T γδ, che hanno una funzione citotossica e antitumorale.
Quando i ricercatori hanno inibito queste cellule, i topi obesi hanno perso la capacità di combattere il virus. Il trattamento non ha avuto invece alcun effetto sui topi di controllo.
Traslocazione batterica dall’intestino
Il team ha scoperto che il microbiota vaginale dei topi obesi è caratterizzato da un livello più elevato di batteri intestinali come Escherichia coli.
I ricercatori hanno quindi colonizzato la mucosa vaginale dei topi di controllo con questo batterio, osservando la clearance virale e un’attenuazione dei sintomi causati dall’infezione da herpes.
Inoltre, l’uso di antibiotici nei topi obesi ha ridotto la sopravvivenza degli animali.
Conclusioni
I risultati suggeriscono dunque che l’obesità può promuovere la traslocazione dei batteri intestinali nel tratto genitale, dove influenzano i livelli dei linfociti T γδ, aumentando così le possibilità di sopravvivenza dei topi dopo l’infezione.
Sebbene lo studio indichi che l’obesità possa svolgere un ruolo benefico in caso di infezioni virali, saranno necessari ulteriori studi per confermare questi risultati anche nell’uomo.