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Dal microbiota orale informazioni utili su apnee ostruttive notturne associate a ipertensione

Secondo un recente studio, monitorare il microbiota orale può essere un valido aiuto nella comprensione dell'apnea ostruttiva notturna.
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Dal microbiota orale informazioni utili su apnee ostruttive notturne associate a ipertensione

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Stato dell'arte
L’apnea ostruttiva notturna è un fattore di rischio indipendente e aggravante per l’ipertensione, patologia nella quale il microbiota orale ha dimostrato un coinvolgimento. Poco si conosce invece del suo ruolo nei pazienti in cui queste due condizioni coesistono.
Cosa aggiunge questa ricerca
Scopo di questo studio è stato quello di valutare l’eventuale correlazione tra microbiota orale e ipertensione in persone con apnea ostruttiva notturna. Sono state inoltre monitorate alcune funzionalità metaboliche e i livelli sierici di parametri indici di rischio cardiovascolare con conseguente correlazione alla composizione batterica orale.
Conclusioni
L’esame approfondito del microbiota orale può essere d’aiuto nella comprensione dell’apnea ostruttiva da sonno correlata a ipertensione.

In questo articolo

L’ipertensione è presente in circa il 65-80% dei pazienti con apnea ostruttiva notturna. questa patologia viene considerata perciò un fattore di rischio e di aggravamento indipendente del quadro clinico.

Dato il coinvolgimento del microbiota orale nei disturbi cardiovascolari, monitorarlo in queste circostanze può essere un valido aiuto nella comprensione della patogenesi con finalità di cura e prevenzione. È quanto afferma lo studio coordinato da Chih-Yuan Ko della Fujian Medical University, recentemente pubblicato su Hypertension Research.

L’apnea ostruttiva notturna (AON), un comune disturbo del sonno, è da poco stata associata a un aumento della morbilità e/o mortalità da patologie cerebrali e cardiovascolari, ipertensione inclusa. Data la loro crescente diffusione, biomarcatori affidabili e tecniche diagnostiche predittive sono perciò necessarie. Un aiuto potrebbe venire dal microbiota orale. L’ipertensione ha infatti già mostrato un’associazione positiva con infezioni batteriche periodontali causate in particolare da Aggregatibacter spp. e Porphyromonas spp.

L’eventuale relazione tra componente batterica orale e AON ipertensione-dipendente non è stata però ancora indagata. A tal proposito, i ricercatori cinesi hanno esaminato il microbiota della mucosa orale di 13 controlli sani e 126 pazienti suddivisi in quattro gruppi in base al grado di apnea ostruttiva notturna e alla co-presenza o meno di ipertensione:

  • AON media senza ipertensione (gruppo 1)
  • AON moderata-severa senza ipertensione (gruppo 2)
  • AON media con ipertensione (gruppo 3)
  • AON moderata-severa con ipertensione (gruppo 4).

A ciò è stata abbinata la valutazione metabolica, di livelli sierici di omocisteina, indice di rischio cardiovascolare, e di altri parametri pro-infiammatori, correlandoli ancora una volta alla componente batterica. Di seguito i principali risultati.

Confrontando la ricchezza e la diversità batterica dei vari gruppi di pazienti con quello di controllo non sono emerse differenze significative. Di contro, sono state individuate alterazioni in termini di abbondanza relativa di determinati taxa:

  • sono risultate significativamente più alte rispetto ai controlli le abbondanze relative dei generi Porphyromonas e Aggregatibacter nel gruppo 1, quella di Treponema, Abiotrophia, Hydrotalea e Schlegelella nel gruppo 2 e quella di Gammaproteobacteria incertae sedis e Syntrophomonas del gruppo 3
  • di contro, Kingella, Fusicatenibacter, Mobiluncus, f Clostridiaceae 1, Fluviicola, ClostridiumIII, p Actinobacteria,  o Acidimicrobiales, Parcubacteria genera incertae sedis, f Leptotrichiaceae, Lysobacter, Pirellula, f Verrucomicrobiaceae, Rheinheimera, f Geodermatophilaceae, Methylobacillus, Anaerococcus, c Acidobacteria Gp4, Aciditerrimonas, f Parachlamydiaceae, Ulvibacter, Gp21, Gp7 e Latescibacteria genera incertae sedis hanno mostrato valori più elevati nel gruppo controllo.

In seguito alla determinazione della composizione batterica, l’attenzione si è spostata sull’identificazione dell’eventuale correlazione con parametri sierici e metabolici:

  • i livelli di IL-2 e IFN-gamma sono risultati significativamente più alti in generale nei pazienti rispetto ai controlli
  • il metabolismo energico e della biotina è risultato maggiore nel gruppo 1 rispetto ai controlli, quello del metano e della tiamina anche rispetto al gruppo 2
  • la motilità e la secrezione cellulare, le chinasi, i canali ionici e il metabolismo amminoacidico sono risultati più espressi nel gruppo 4 in confronto al gruppo 1
  • l’invasione batterica epiteliale è risultata aumentata nel gruppo 2 rispetto ai controlli
  • i livelli di omocisteina sono risultati correlati all’abbondanza relativa di Aggregatibacter.

Infine, la predittività di patologia basata sulla componente batterica orale è risultata differente per pazienti con o senza ipertensione.

In conclusione, dunque, questo studio sottolinea cambiamenti del microbiota orale nei pazienti con apnea ostruttiva notturna e la sua associazione con specifici generi batterici,  Porphyromonas e Aggregatibacter in primis. Questi risultati preliminari indicano quindi la necessità di un ulteriore approfondimento sulla correlazione AON-ipertensione con base batterica a fini diagnostici e preventivi.

Silvia Radrezza
Laureata in Farmacia presso l’Univ. degli Studi di Ferrara, consegue un Master di 1° livello in Ricerca Clinica all’ Univ. degli Studi di Milano. Borsista all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS dal 2017 al 2018, è ora post-doc presso Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda (Germania).

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