La candidosi vaginale, causata dal fungo opportunista C. albicans, si manifesta in circa il 75% delle donne almeno una volta nella vita, rappresentando pertanto un problema molto diffuso.
È stato visto che il rischio di candida aumenta in condizioni di ridotta colonizzazione da parte dei principali Lactobacillus spp.
Uno studio condotto da MacAlpine J. Et al., ha dimostrato come alcune specie di Lactobacillus siano in grado di produrre in vitro una piccola molecola che blocca il filamento di C. albicans, un importante tratto di virulenza. Resta da capire se il composto sia prodotto anche nell’ospite umano.
Lattobacilli Vs Candida Albicans
Come si legge nel recente paper pubblicato su Nature Communications, è stata individuata una molecola secreta da Lactobacillus sufficiente per reprimere la morfogenesi di C. albicans in risposta a diversi segnali che inducono i filamenti in coltura senza influenzare la vitalità e la crescita del fungo in forma di lievito.
Grazie alla tecnica di bioassay-guided fractionation, è stato possibile collegare con successo questa attività a un’entità molecolare: 1-acetil-β-carbolina (1-ABC).
Utilizzando approcci genetici, è stato individuato il bersaglio dell’1-ABC responsabile dell’inibizione del filamento di C. albicans come membro della famiglia DYRK (chinasi regolata dalla fosforilazione della tirosina a doppia specificità), Yak1.
Inoltre, la caratterizzazione biochimica della 1-etossicarbonil-β-carbolina, strutturalmente correlata, conferma che Yak1 inibisce e blocca la formazione del biofilm di C. albicans.
Nel complesso, questo lavoro ha permesso di individuare un prodotto naturale secreto da Lactobacillus in condizioni standard di coltura che inibisce la transizione lievito-ife e la formazione di biofilm in C. albicans.
Poiché la frequenza della resistenza antimicotica è sempre in continuo aumento, sfruttare i tratti di virulenza come target rappresenta una strategia entusiasmante per migliorare le tecniche per curare le infezioni fungine, mucose e sistemiche.
La scoperta dell’1-ABC secreto dal Lactobacillus mette in evidenza una risorsa ricca e, ad oggi, relativamente poco esplorata, di composti biologicamente attivi.
Conclusioni
Non era noto che i batteri commensali umani fossero in grado di produrre 1-ABC e sono ancora aperte domande affascinanti su come e perché producano composti di questa classe chimica in condizioni di coltura standard, inclusa la crescita in terreno MRS.
Bisogna sottolineare che le chinasi proteiche restano la classe bersaglio più studiata per accrescere le conoscenze in campo farmacologico, ma solo adesso stanno iniziando a essere prese in considerazione nello sviluppo di antimicotici.
Per concludere, bisogna verificare che 1-ABC sia prodotto anche all’interno dell’ospite umano con studi in vivo e comprendere i fattori ambientali che influenzano il passaggio tra stato commensale e patogeno, cruciale per lo sviluppo di terapie contro la candidosi.