La composizione del microbioma orale, secondo le conclusioni di una recente review di Pourya Gholizadeh pubblicata su Biomedicine & Pharmacotherapy, è strettamente legata al rischio di contrarre tumori del cavo orale.
Il lavoro, condotto presso l’Università di Tabriz in Iran, chiarisce in particolare il ruolo di due specie batteriche (Prevotella gingivalis e Fusobacterium nucleatum) nella promozione di infiammazioni e meccanismi cellulari strettamente connessi a tumori del cavo orale.
L’incidenza dei tumori del cavo orale è in aumento, in particolare fra giovani e donne: ogni anno, nel mondo,si registrano fra 350.000 e 400.000 nuovi casi.
Di questi, oltre il 90% è rappresentato dal carcinoma a cellule squamose. Oltre ai fattori di rischio noti, come alcol e tabacco, la ricerca scientifica riconosce sempre più il ruolo di determinate specie batteriche e la loro presenza nel microbioma orale nel promuovere alcune forme di tumori.
L’equilibrio del microbioma è legato a doppio filo con quello del sistema immunitario: alterazioni del primo portano a reazioni sproporzionate del secondo, promuovendo infiammazioni e aumentando l’esposizione a patologie oncologiche.
Similmente a quanto accade nei tumori gastrici associati anche a infezioni da Helicobacter pylori, è emerso che la parodontite ha un forte impatto sullo sviluppo del carcinoma a cellule squamose.
Nella sua forma cronica, la parodontite sembra essere associata a forme tumorali come diretta conseguenza di uno stato infiammatorio cronico ideale per lo sviluppo di tumori.
Due specie batteriche in particolare sembrano giocare un ruolo importante in questo meccanismo: Prevotella gingivalis e Fusobacterium nucleatum.
Il primo promuove l’oncogenesi in due differenti modalità, la prima attraverso la sua azione inibitoria nei confronti dell’apoptosi (morte programmata) delle cellule, favorendo quindi la loro crescita incontrollata e sregolata ed attraverso l’attivazione del sistema immunitario in qualità di agente patogeno.
Si ritiene infatti che sia proprio attraverso questo meccanismo che si innesca la parodontite, e con essa un ambiente favorevole allo sviluppo di tumori.
In modo simile, il Fusobacterium nucleatum svolge un’azione fortemente pro-infiammatoria, alterando le cellule epiteliali del cavo orale.
Entrambi i batteri causano infezioni croniche e alterano la funzionalità del sistema immunitario: la loro presenza, secondo i ricercatori, potrebbe essere usata come indicatore diagnostico utile a comprendere la gravità di un tumore.
Per limitarne la diffusione, aggiungono gli scienziati, è quindi utile una maggior cura dell’igiene orale (anche attraverso l’uso di probiotici per mantenere l’equilibrio del microbioma orale) e il trattamento corretto della parodontite.