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Disturbi neurologici dopo polmonite: sotto accusa specifici batteri delle vie respiratorie

La dimostrazione che i batteri rilevati nel cervello dopo una grave polmonite provengono dai polmoni consente di fare luce sui meccanismi alla base delle condizioni neurologiche indotte dalla polmonite.
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Disturbi neurologici dopo polmonite: sotto accusa specifici batteri delle vie respiratorie

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Stato dell’arte
In alcuni soggetti una grave polmonite può causare problemi neurologici. I meccanismi alla base di questo fenomeno non sono ancora chiari.

Cosa aggiunge questa ricerca
I ricercatori hanno scoperto che i topi che si riprendono da una polmonite grave presentano comportamenti simili all’ansia, capacità cognitive e memoria a breve termine compromesse, nonché una funzione motoria ridotta rispetto ai controlli, probabilmente a causa di un’eccessiva attivazione delle cellule immunitarie residenti nel cervello in seguito alla traslocazione di batteri dai polmoni al sistema nervoso centrale. Il trattamento dei topi con un farmaco che riduce l’infiammazione ha migliorato la funzione cerebrale e ridotto i problemi comportamentali indotti dalla polmonite.

Conclusioni
La dimostrazione che i batteri rilevati nel cervello dopo una grave polmonite provengono dai polmoni consente di fare luce sui meccanismi alla base delle condizioni neurologiche indotte dalla polmonite.

In alcuni soggetti una grave polmonite può causare patologie cerebrali. Un recente studio, pubblicato su Science Advances, ha dimostrato che alcuni dei problemi neurologici conseguenti a una grave polmonite sono in parte legati alla traslocazione di batteri dai polmoni al cervello.

Polmoniti e disturbi al SNC

I disturbi neurologici sono una complicanza comune della polmonite grave e possono ridurre notevolmente la qualità della vita di un paziente. Un esempio è la “nebbia cerebrale” associata al long-COVID

«Alcune persone che sono state infettate dal virus SARS-CoV-2 lottano per settimane o mesi con problemi di concentrazione e altri sintomi cognitivi associati a cambiamenti nella struttura del cervello».

Tuttavia, non è stato ancora scoperto il motivo per cui alcune persone che si riprendono da una grave polmonite sviluppano condizioni neurologiche. 

Per rispondere a questa domanda, i ricercatori guidati da Qingle Ma della Soochow University, di Suzhou, in Cina, hanno indotto una polmonite acuta nei topi per poi testare il comportamento degli animali che si sono ripresi dalla malattia.

Presenza di batteri nel cervello

I ricercatori hanno scoperto che i topi guariti dalla polmonite presentavano comportamenti simili all’ansia, capacità cognitive e memoria a breve termine compromesse, nonché una funzione motoria ridotta rispetto ai controlli.

Un’analisi più approfondita del cervello degli animali ha mostrato che le microglia – le cellule immunitarie residenti nel cervello – erano in uno stato di attivazione, suggerendo che i problemi riscontrati a livello cerebrale sono una caratteristica comune nei topi che hanno sperimentato una grave polmonite.

Il team ha anche osservato la presenza di batteri nel cervello dei topi durante la polmonite acuta. Il numero di batteri nel cervello è aumentato entro la prima settimana di polmonite, per poi ridursi gradualmente entro 30 giorni.

Traslocazione dai polmoni

Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che i batteri che traslocavano dai polmoni al cervello durante la polmonite erano responsabili dei comportamenti alterati osservati nei topi

La traslocazione dei batteri è risultata infatti associata a un aumento della permeabilità dei polmoni e del cervello durante la polmonite.

Nella microglia, i pathway di segnalazione che coinvolgono mTOR e altre molecole di segnalazione erano sovraregolati, suggerendo la possibilità di utilizzare alcune di queste molecole come bersagli terapeutici. 

Infatti, il trattamento dei topi con rapamicina – un inibitore di mTOR in grado di attenuare l’infiammazione e inibire alcuni degli eventi patologici associati ai disturbi neurodegenerativi– ha migliorato la funzione cerebrale e ridotto i problemi comportamentali indotti dalla polmonite

Conclusioni

«Il nostro studio fornisce informazioni sul meccanismo delle sindromi neurologiche dopo una grave polmonite, che è in parte attribuita alla traslocazione di batteri endogeni dal polmone al cervello», concludono i ricercatori.

Giorgia Guglielmi
Giorgia Guglielmi è una science writer freelance residente a Basilea, in Svizzera. Ha conseguito il dottorato in Biologia all’European Molecular Biology Laboratory e il Master in Science Writing al MIT.

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