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La presenza di H. Pylori nella madre altera il microbiota intestinale del neonato solo se il parto è naturale

Durante il parto naturale, Helicobacter pylori potrebbe alterare il microbiota del neonato con possibili effetti sullo sviluppo immunitario.
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La presenza di H. Pylori nella madre altera il microbiota intestinale del neonato solo se il parto è naturale

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Stato dell'arte
La colonizzazione da parte di Helicobacter pylori potrebbe compromettere l’immunità mucosale modificando la composizione batterica. Durante la gravidanza, la positività a H. pylori della madre potrebbe impattare anche il microbiota intestinale del feto condividendone le alterazioni di struttura e funzionalità.
Cosa aggiunge questa ricerca
Scopo dello studio è stato quello di determinare la struttura del microbiota fecale di madri e neonati in base alla presenza o meno di H. pylori e alla modalità di nascita (parto naturale o cesareo).
Conclusioni
La struttura del microbiota del neonato è condizionata dall’infezione da H. pylori materna solo se nato con parto naturale.

In questo articolo

Se la nascita avviene con parto naturale, l’eventuale l’infezione da Helicobacter pylori nella madre sembrerebbe alterare anche la struttura del microbiota del neonato con, tra le altre, possibile compromissione dello sviluppo immunitario.

È quanto dimostra lo studio di Caroll D. Hernandez e colleghi della Pontificia Universidad Católica de Chile School of Medicine di Santiago (Cile), di recente pubblicazione su Scientific Reports.

Helicobacter pylori e neonati

Mentre l’infezione da H. pylori negli adulti è associata a condizioni patologiche, controverso è il suo ruolo durante l’infanzia. Alterazioni nella composizione batterica intestinale sembrerebbero però essere confermate a carico soprattutto di Firmicutes (diminuiti) e non-Helicobacter-Proteobacteria (aumentati).

Se questa modulazione avvenga anche durante la fase intrauterina a causa dell’infezione da H. pylori della madre rimane da scoprire. Considerando la capacità del microbiota materno di modularne lo risposta immunitaria, sembrerebbe possibile una trasmissione di alterazione anche a quello del nascituro.

Per scoprirlo, sono stati raccolti campioni fecali da 22 madri e i rispettivi figli comparandone le caratteristiche batteriche in base allo stato infettivo e alla modalità di parto.

Undici madri sono risultate positive a H. pylori (50%), 7 delle quali (63.6%) con esperienza di parto naturale e 4 (36.4%) con cesareo. Delle restanti negative all’infezione, 6 (54.5%) hanno partorito naturalmente, 5 (45.5%) con cesareo.

Parto naturale e cesareo

Analizzando il profilo batterico delle madri si è visto come solo il parto naturale influenzi il microbiota materno in base alla positività o meno a H. pylori. Infatti:

  • nessuna differenza significativa si è registrata in termini di alpha o beta diversity in base allo stato infettivo
  • minore è l’abbondanza di Lactobacillus e Bifidobacterium nelle madri positive a H. pylori e che hanno partorito naturalmente, differenza non riscontrata nel gruppo “parto cesareo”

Si è poi confrontata la diversità batterica nei neonati in base allo stato infettivo della madre e alla modalità di nascita.

  • la struttura del microbiota ha mostrato differenze in base allo stato infettivo materno soltanto nei bambini nati con parto naturale
  • bambini nati con parto naturale da madri negative a H. pylori hanno dimostrato una significativa riduzione di variabilità nel microbiota fecale rispetto alla controparte con madri positive. Questa differenza non si è registrata nel gruppo cesareo
  • l’alpha diversity non ha mostrato alterazioni in base allo stato infettivo della madre nonostante siano state registrate differenze di composizione
  • i nati con parto naturale da madri positive hanno mostrato una maggiore abbondanza di Enterobacteriaceae e Veillonella, minore di Bifidobacteriaceae, Succinivibrio, Sneathia, e Lactococcus rispetto ai nati naturalmente da madri negative
  • figli di madri negative a H. pylori hanno di contro registrato un’espressione maggiore di Staphylococcus e inferiore di Erysipelotrichaceae e Veillonella
  • a 15 giorni di vita, le differenze di microbiota in relazione allo stato di infezione della madre sono risultate minori di quelle in base alla modalità di nascita
  • campioni fecali di neonati da parto naturale danno indicazioni più accurate dello stato infettivo materno rispetto a quelli collezionati da nati con cesareo
  • in nati da madri positive, pathways batterici per la secrezione, il metabolismo (biosintesi di lipopolisaccaridi) e formazioni di canali porosi hanno mostrato una maggiore attività rispetto alla controparte con madri negative

Conclusioni

In conclusione, lo stato infettivo della madre (positivo o meno a H. pylori) influenza la struttura del microbiota intestinale del neonato ma, sembrerebbe, solo con parto naturale. Viceversa, il microbiota fecale del figlio nato con parto naturale è un buon predittore della positività infettiva della madre.

Silvia Radrezza
Laureata in Farmacia presso l’Univ. degli Studi di Ferrara, consegue un Master di 1° livello in Ricerca Clinica all’ Univ. degli Studi di Milano. Borsista all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS dal 2017 al 2018, è ora post-doc presso Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda (Germania).

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