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Artrite reumatoide e osteoartrite: microbiota orale utile per diagnosi differenziale

Determinare il microbioma orale aiuta a distinguere l’artrite reumatoide dall’osteoartrite, consentendo diagnosi e trattamento più veloci.
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Artrite reumatoide e osteoartrite: microbiota orale utile per diagnosi differenziale

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Stato dell'arte
È facile confondere l’artrite reumatoide con l’osteoartrite, data l’analogia dei sintomi, ma le due patologie hanno una eziologia molto diversa. Si sa, inoltre che entrambe le malattie sono correlabili al microbioma
Cosa aggiunge questa ricerca
Lo studio confronta il microbioma orale di soggetti sani con quello di pazienti affetti da osteoartrite o artrite reumatoide, cercando di identificare biomarcatori che abbiano potenziali associazioni dirette con le patologie
Conclusioni
L’analisi del microbioma orale ha permesso di identificare 8 biomarcatori attraverso i quali poter distinguere l’artrite reumatoide dall’osteoartrite in maniera non invasiva

In questo articolo

Determinare l’espressione salivare di 8 biomarcatori batterici aiuta a distinguere l’artrite reumatoide dall’osteoartrite in maniera non invasiva, consentendo una diagnosi e un trattamento più tempestivi. È quanto afferma lo studio coordinato da Bin Chen della Shandong Normal University e pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature.

Visti i sintomi, è facile confondere l’artrite reumatoide con l’osteoartrite, ritardando quindi il trattamento corretto della malattia. Nonostante si presentino in maniera simile, le due patologie hanno però un’eziologia molto differente: l’artrite reumatoide è una patologia cronica di carattere autoimmune, mentre l’osteoartrite ha una base infiammatoria. Sebbene non ci sia una cura risolutiva, distinguerle precocemente è importante per frenare il decorso con l’intervento terapeutico più adatto.

Un aiuto per identificarle e distinguerle potrebbe venire dal microbioma. Sono molti infatti gli studi che sostengono una correlazione tra artrite reumatoide e componente batterica orale; minori, ma in aumento, quelli focalizzati invece sull’osteoartrite. A mancare sono sono dei marcatori predittivi che siano in grado di identificarle con precisione.

A tal proposito, i ricercatori hanno confrontato il microbioma salivare di soggetti sani (GC, n= 155) con quello di pazienti affetti da osteoartrite (OA, n=67) o artrite reumatoide (AR, n=110), cercando potenziali associazioni dirette e peculiari con le patologie in questione.  

Variazioni nel profilo del microbiota orale

L’analisi e il confronto dei profili batterici dei tre gruppi ha mostrato:

  • nessuna differenza significativa in termini di alpha diversity tra il gruppo OA e AR. Netta separazione è stata invece dimostrata dal gruppo di controllo
  • differenze significative di beta-diversity tra i tre gruppi
  • alterazioni a livello di phylum e genere tra i gruppi. I phyla più abbondanti si sono dimostrati Proteobacteria, Firmicutes, Bacteroidetes, Actinobacteria e Fusobacteria
  • espressione diversa di 24 generi e 14 specie tra i due gruppi di pazienti:
    • Neisseria subfava, Haemophilus parainfuenzae, Veillonella dispar, Prevotella tannerae, Actinobacillus parahaemolyticus, Neisseria, Haemophilus, Prevotella, Veillonella, Fusobacterium, Aggregatibacter e Actinobacillus hanno mostrato prevalenza in presenza di artrite reumatoide
    • Rothia dentocariosa, Ruminococcus gnavus, Streptococcus, Actinomyces, Lautropia, Rothia, Granulicatella, Ruminococcus, Oribacterium e Abiotrophia si sono rivelati prevalenti in presenza di osteoartrite
  • aumento di patogeni orali opportunisti in entrambi i gruppi di pazienti artritici rispetto ai controlli sani (Prevotella melaninogenica, Veillonella dispar, Prevotella, Neisseria, Porphyromonas, Veillonella, Haemophilus, Rothia, Streptococcus, Actinomyces, Granulicatella, Leptotrichia, Lautropia e Fusobacterium)

Si è anche indagato un eventuale effetto confondente di età e genere sui dati ottenuti, con i seguenti risultati:

  • il microbioma orale non ha mostrato correlazione significativa con il genere
  • solo 5 taxa sono risultati influenzati dal fattore età, nessuno dei quali però tra quelli espressi in modo più abbondante

Differenze di funzionalità batterica

Oltre alla composizione del microbioma, i ricercatori hanno confrontato la sua funzionalità, analizzando l’attività delle principali vie metaboliche.

  • 47 vie funzionali sono risultate differentemente espresse tra pazienti con artrite reumatoide e osteoartrite, 28 delle quali legate al metabolismo
  • la biosintesi dei lipopolissaccaridi e delle relative proteine, oltre che glicolisi e gluconeogenesi, sono risultate essere le vie metaboliche maggiormente alterate

Potenziali biomarcatori

Tra gli OTUs maggiormente espressi in presenza di OA o AR ne sono stati scelti 10 come più rappresentativi al fine di identificare possibili biomarcatori specifici. Otto di questi hanno presentato le caratteristiche adatte per essere considerati tali: Actinomyces, Neisseria, Neisseria subfava, Haemophilus parainfuenzae, Haemophilus, Veillonella dispar, Prevotella e Veillonella.

In conclusione, dunque, il profilo del microbioma orale di pazienti con osteoartrite si differenzia complessivamente da quello di soggetti con artrite reumatoide o sani. Inoltre, valutando l’espressione di 8 specie batteriche in particolare, è possibile distinguere in maniera non invasiva le due patologie, garantendo una diagnosi e un intervento più tempestivi.

Silvia Radrezza
Laureata in Farmacia presso l’Univ. degli Studi di Ferrara, consegue un Master di 1° livello in Ricerca Clinica all’ Univ. degli Studi di Milano. Borsista all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS dal 2017 al 2018, è ora post-doc presso Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics a Dresda (Germania).

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