Rispetto ai controlli sani, i pazienti colpiti da tumore alla testa del pancreas presentano anche disbiosi batterica a livello della lingua. Potrebbe quindi esserci un’associazione, ancora da chiarire, fra queste due circostanze. È quanto conclude lo studio coordinato da Haifeng Lu, della Zhejiang University in Cina, e apparso sulle pagine del Journal of Oral Microbiology.
Quella del pancreas è una delle forme tumorali più aggressive e difficili da diagnosticare precocemente, data la scarsità e/o ambiguità dei sintomi. D’altra parte i metodi di monitoraggio correnti, ossia la valutazione dei biomarcatori plasmatici o la biopsia in loco, sono efficaci solo se effettuati durante i primi stadi del tumore.
Quali potrebbero essere gli approcci alternativi? Il microbiota ha in più occasioni dimostrato associazioni con il processo di carcinogenesi, a vari livelli e in diversi siti anatomici. Per quanto riguarda il tumore pancreatico, studi precedenti hanno sostenuto una possibile associazione con la componente batterica della saliva, della mucosa duodenale e, sebbene ancora in fase di discussione, della lingua. Proprio per approfondire questo punto, i ricercatori cinesi hanno confrontato il microbioma della lingua di soggetti sani (n=25) con quello di pazienti colpiti da tumore alla testa del pancreas al primo stadio (n=30). Il microbiota di questi ultimi è stato inoltre comparato con quello di pazienti affetti da tumore epatico al fine di sottolineare la specificità della disbiosi. Ecco i risultati ottenuti dall’analisi di sequenziamento genico dei campioni.
Microbiota di pazienti con tumore al pancreas vs controlli sani
Dal totale dei campioni sono stati identificati 158 OTUs, classificati in 12 distinti phyla batterici, 52 famiglie e 103 generi.
Confrontando i due gruppi (pazienti vs controlli) è emerso che:
- la ricchezza batterica è maggiore nei pazienti
- i due gruppi sono colonizzati in parte da specie diverse. Quarantanove OTUs sono risultati essere quelli discriminanti: 6 diminuiti e 43 aumentati nei pazienti vs i controlli sani
- i phyla Bacteroidetes, Proteobacteria, Firmicutes, Fusobacteria, Actinobacteria e TM7 sono risultati nel complesso quelli più espressi
- il gruppo di pazienti ha registrato una maggiore abbondanza di Firmicutes, Fusobacteria e Actinobacteria a livello di phylum. Inferiore, invece, è risultata l’abbondanza di Bacteroidetes
- i controlli sani hanno mostrato buona espressione di Prevotellaceae, Pasteurellaceae e Porphyromonadacaea; nei pazienti, invece, si è osservata l’espressione di altre 14 famiglie, incluse Leptotrichiaceae, Fusobacteriaceae, Actinomycetaceae, Lachnospiraceae, Micrococcaceae, Erysipelotrichaceae e Campylobacteraceae
- tra i 19 generi discriminanti, Porphyromonas, Haemophilus e Paraprevotella hanno dimostrato maggiore espressione nei i controlli, mentre Leptotrichia, Fusobacterium, Actinomyces, Rothia, Solobacterium, Oribacterium, Campylobacter, Atopobium e Parvimonas sono risultati maggiormente espressi nei pazienti
- il profilo batterico dei pazienti è risultato dominato da Fusobacterium, Leptotrichia, Actinomyces, Corynebacterium, Rothia, Moraxella e Atopobium, mentre quello dei controlli da Porphyromonas e Haemophilus
Microbiota di pazienti con tumore al pancreas vs tumore epatico
L’accesso al database “European Nucleotide Archive” ha permesso il confronto tra il microbiota della lingua dei pazienti inclusi nello studio e quello di altri soggetti affetti da tumore epatico.
- la struttura del microbiota di pazienti con tumore pancreatico è differente da quella di soggetti con tumore al fegato
- l’abbondanza relativa di Streptococcus e Rothia si è mostrata più alta nei pazienti con tumore al pancreas, mentre quella di SR1 nella controparte
Si può concludere quindi che la presenza di tumore pancreatico è risultata associata a disbiosi della componente batterica della lingua. Se la disbiosi è tra le cause o tra le conseguenze rimane tuttavia ancora da chiarire in ulteriori studi.