Il microbiota batterico e fungino polmonare di pazienti con sarcoidosi risulta alterato rispetto ai controlli sani. Ma non solo: oltre alla disbiosi si registra una minor espressione di peptidi antimicrobici, facendo quindi ipotizzare un collegamento con il sistema immunitario. Se queste alterazioni siano da considerare parte del meccanismo patologico rimane tuttavia ancora da accertare.
È quanto conclude lo studio di Kristel S. Knudsen e colleghi dell’University di Bergen (Norvegia), da poco pubblicato su Microbiome.
Sarcoidosi, il problema della diagnosi
La sarcoidosi è una malattia infiammatoria sistemica difficile da diagnosticare per la non specificità dei sintomi e, di conseguenza, da trattare.
Nonostante tutti gli organi ne possono risentire, i polmoni sono il principale target. Tra le cause, benché varie e incerte, potrebbe esserci anche un alterato microbioma nonostante siano al momento scarsi gli studi a riguardo.
Peptidi e proteine antimicrobici (AMPs) sono elementi chiave del sistema immunitario innato contro i patogeni respiratori. Al fine di approfondire meglio questo aspetto, i ricercatori hanno coinvolto pazienti con sarcoidosi (n=35) e controlli sani (n=35) confrontando il profilo batterico e micotico oltre che la concentrazione di AMPs nel liquido di lavaggio orale (oral wash, OW) e alveolare (protected bronchoalveolar lavage, PBAL). Di seguito quanto emerso.
Cosa emerge dallo studio
Partendo dal profilo tassonomico si è visto come la composizione microbica fungina e batterica differisca per gruppo e tipo di campione (lavaggio orale; lavaggio alveolare) a livello di classe e genere. In particolare:
- tra le classi, Saccharomycetes è risultata la più abbondante del regno fungino nei campioni di OW per entrambi i gruppi e nel PBAL dei controlli
- nel PBAL dei pazienti i taxa hanno registrato una più ampia distribuzione con una maggiore frequenza di Eurotiomycetes e Malasseziomycetes
- il genere Candida è risultato il più abbondante nei campioni di OW indipendentemente dal gruppo. Meno espresso invece nel PBAL dei pazienti vs controlli
- Aspergillus ha invece mostrato la più elevata espressione in PBAL di pazienti, quasi non identificabile nei controlli
- inferiori i livelli di Saccharomycetes in campioni di PBAL e Sordariomycetes in quelli di OW dei pazienti
- Firmicutes e Bacteroidetes sono i risultati i phyla dominanti, Streptococcus, Prevotella e Veillonella come generi per entrambi i gruppi
- espressione significativamente inferiore per Abscondibacteria nel PBAL e di Fusobacteria nel OW dei pazienti; marcatamente superiore invece quella di Stomatobacteria e Synergistia
Comparando invece la diversità microbica:
- l’alfa diversità associata al regno fungino non ha registrato alcuna variazione sostanziale tra i gruppi. Differenze invece in termini di beta diversità sia per i campioni di OW sia PBAL
- la diversità batterica dei pazienti è risultata significativamente ridotta
Infine, il contenuto di peptidi antimicrobici e proteine ha fatto registrare valori significativamente inferiori nei pazienti seppur nessuna correlazione è emersa con l’alfa diversità microbica o componenti antibatterici quali Hbd-1/2 o SPL1.
Conclusioni
In questo studio è stata quindi mostrata un’alterazione della diversità batterica e fungina tra pazienti con sarcoidosi e controlli oltre che nei livelli di peptidi antimicrobici nelle vie aeree inferiori.
La disbiosi del microbiota respiratorio sembrerebbe quindi essere implicata nella patologie nonostante rimanga da accertare se sia tra le cause oppure una conseguenza.