La malattia parodontale colpisce circa il 47% degli adulti negli Stati Uniti ed è significativamente frequente nelle persone affette da artrite reumatoide.
Una nuova ricerca suggerisce che nelle persone con artrite reumatoide e malattia parodontale, sarebbero proprio i batteri orali a passare nel flusso sanguigno e scatenare l’infiammazione.
I risultati, pubblicati su Science Translational Medicine, indicano quindi che la malattia parodontale potrebbe contribuire allo sviluppo dell’artrite reumatoide innescando specifiche risposte immunitarie. «In futuro sarà necessario condurre ulteriori studi per determinare se una migliore igiene orale possa fornire benefici terapeutici nella gestione dell’artrite reumatoide», affermano i ricercatori.
Artrite reumatoide e parodontiti, una relazione pericolosa
Le persone con artrite reumatoide hanno un rischio insolitamente alto di malattia parodontale, che può danneggiare la mucosa orale, consentendo ai batteri della bocca di entrare nel flusso sanguigno.
È stato ipotizzato, alcuni anni fa, che la malattia parodontale possa scatenare l’infiammazione in altre parti del corpo, ma i meccanismi alla base di questo processo non sono ancora chiari.
Per analizzare il possibile legame tra le due condizioni, un team di ricercatori guidato da William Robinson della Stanford University e Dana Orange della Rockefeller University ha analizzato campioni di sangue e di fluidi articolari di persone con artrite reumatoide con e senza malattia parodontale.
Streptococchi e risposta immunitaria
I ricercatori hanno raccolto, ogni settimana per quattro anni, campioni di sangue da cinque donne con artrite reumatoide, alcune delle quali avevano una malattia parodontale.
Il team ha anche esaminato fluidi articolari e campioni di plasma di altri due gruppi di persone con artrite reumatoide.
Rispetto alle donne senza malattia parodontale, quelle con questa condizione avevano livelli più elevati di batteri orali nel sangue.
I più comuni erano le specie del genere Streptococcus, che erano anche i microbi più abbondanti nei tamponi orali.
Inoltre, è stato osservato che le donne con malattia parodontale hanno sperimentato ripetute riacutizzazioni di artrite reumatoide.
I ricercatori hanno quindi ipotizzato che la presenza di batteri orali nel sangue possa innescare l’attivazione della risposta immunitaria nelle persone con malattia parodontale e riacutizzazioni di artrite reumatoide.
Batteri del cavo orale citrullinati
Ulteriori esperimenti hanno suggerito che i batteri orali nel sangue siano in grado di attivare specifiche cellule immunitarie, che a loro volta rilasciano anticorpi, noti come anticorpi anti-peptidi citrullinati (ACPA), che si osservano comunemente nelle persone con artrite reumatoide e che sono diretti contro le proteine che hanno subito la citrullinazione, una reazione che converte l’aminoacido arginina nell’aminoacido citrullina.
I ricercatori hanno scoperto che i batteri arricchiti nella bocca delle persone con malattia parodontale sono altamente citrullinati.
Il team ha anche scoperto che gli ACPA legano i peptidi batterici citrullinati da persone con malattia parodontale.
Conclusioni
«Questi e altri esperimenti indicano che i pazienti sviluppano anticorpi che legano le proteine citrullinate di batteri commensali orali, che sono cross-reattive nei confronti di noti autoantigeni citrullinati umani» affermano i ricercatori.
I risultati suggeriscono inoltre che la malattia parodontale, attraverso ripetuti danni alla mucosa, possa causare un’attivazione ricorrente della risposta immunitaria innata e adattativa che può contribuire alla patogenesi dell’artrite reumatoide.