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Individuato microbo intestinale che innesca l’autoimmunità nell’artrite reumatoide

I risultati di un recente studio suggeriscono che un ceppo specifico di Subdoligranulum può indurre la produzione di autoanticorpi nei soggetti con artrite reumatoide.
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Individuato microbo intestinale che innesca l’autoimmunità nell’artrite reumatoide

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Stato dell'arte
Il sistema immunitario dei soggetti a rischio di artrite reumatoide produce autoanticorpi prima dello sviluppo della malattia clinica. Non è stato però ancora dimostrato quali siano i fattori scatenanti della patologia e la fonte di autoanticorpi.
Cosa aggiunge questa ricerca
L’analisi degli autoanticorpi di persone a rischio di sviluppare artrite reumatoide e di individui nelle prime fasi della malattia ha permesso ai ricercatori di scoprire che gli anticorpi reagiscono non solo contro antigeni specifici per l’artrite reumatoide, ma anche contro i batteri intestinali Lachnospiraceae e Ruminococcaceae. In particolare, un ceppo di Subdoligranulum isolato da una persona con artrite reumatoide è risultato in grado di legarsi con gli autoanticorpi e di attivare cellule immunitarie infiammatorie. Inoltre, i topi colonizzati con questo ceppo hanno mostrato segni di artrite reumatoide, compresa l’infiammazione delle articolazioni.
Conclusioni
I risultati suggeriscono che un ceppo specifico di Subdoligranulum può indurre la produzione di autoanticorpi nei soggetti con artrite reumatoide.

In questo articolo

L’artrite reumatoide, una malattia debilitante che danneggia le articolazioni, è una delle condizioni autoimmuni più comuni. 

Secondo un recente studio condotto su topi e pazienti affetti dalla malattia o ad alto rischio di svilupparla, una specie di batteri presenti nel microbiota intestinale può indurre la produzione di molecole autoimmuni nocive nelle prime fasi dell’artrite reumatoide

I risultati, pubblicati su Science Translational Medicine, potrebbero favorire lo sviluppo di un approccio terapeutico volto a eliminare i batteri intestinali che innescano la risposta immunitaria.

Dalla disbiosi intestinale all’artrite reumatoide

Precedenti studi avevano già dimostrato la produzione di autoanticorpi nelle persone a rischio di artrite reumatoide prima dello sviluppo della malattia clinica e la presenza di alterazioni del microbiota intestinale correlate all’artrite reumatoide. 

Per valutare se i microbi intestinali fossero in grado di innescare questa condizione, generando risposte immunitarie locali, Kristine Kuhn della University of Colorado Anschutz Medical Campus e i suoi colleghi hanno analizzato gli autoanticorpi di persone con artrite reumatoide o ad alto rischio di svilupparla.

Sotto accusa Lachnospiraceae e Ruminococcaceae

I ricercatori hanno raccolto campioni di sangue da quattro soggetti a rischio di sviluppare l’artrite reumatoide e due nelle prime fasi della condizione.

Il team ha scoperto che gli anticorpi hanno reagito non solo contro antigeni specifici per l’artrite reumatoide, ma anche contro i batteri intestinali. 

Più del 50% dei microbi legati dagli anticorpi proveniva dalle famiglie batteriche Lachnospiraceae e Ruminococcaceae.

Per studiare le risposte immunitarie nei confronti di specifiche specie di Lachnospiraceae e Ruminococcaceae, i ricercatori hanno isolato i microbi intestinali da una persona con artrite reumatoide che aveva un’abbondanza maggiore del 40% di queste famiglie batteriche nelle feci. 

Un ceppo di Subdoligranulum è risultato in grado di legarsi agli autoanticorpi e di attivare linfociti T infiammatori.

Risposte autoimmuni ai batteri

I topi colonizzati con il ceppo Subdoligranulum hanno mostrato segni di artrite reumatoide, compresi l’infiammazione delle articolazioni e il gonfiore delle zampe. 

Inoltre, è stato rilevato un aumento dei livelli ematici di autoanticorpi correlati all’artrite reumatoide e di linfociti Th17, che, tra le altre funzioni, sono in grado di aiutare le cellule B a produrre anticorpi e di reclutare altre cellule immunitarie nei siti di infiammazione.

I risultati indicano che il ceppo Subdoligranulum, denominato dai ricercatori Subdoligranulum isolato 7, induce le cellule immunitarie a innescare risposte autoimmuni a livello delle articolazioni.

Conclusioni

«I nostri dati suggeriscono dunque un pathway attraverso il quale il microbioma intestinale e la risposta immunitaria a livello della mucosa intestinale possono portare all’autoimmunità sistemica e allo sviluppo dell’artrite reumatoide nell’uomo», concludono i ricercatori.

Giorgia Guglielmi
Giorgia Guglielmi è una science writer freelance residente a Basilea, in Svizzera. Ha conseguito il dottorato in Biologia all’European Molecular Biology Laboratory e il Master in Science Writing al MIT.

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