I risultati di un recente studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, suggeriscono che la disbiosi sottogengivale nei fumatori preceda i segni clinici della malattia parodontale supportando l’ipotesi che il fumo possa accelerare il processo di disbiosi e facilitare, quindi, la progressione della malattia.
Disbiosi del microbiota sottogengivale nella parodontite
La parodontite è un’infezione polimicrobica delle gengive e dell’osso che sostiene i denti, che colpisce quasi 750 milioni di persone in tutto il mondo.
L’eziologia della parodontite è multifattoriale, ma la disbiosi del microbiota sottogengivale gioca un ruolo importante nell’insorgenza della malattia. Lo spazio sottogengivale sano ospita una comunità microbica generalmente dominata da streptococchi e altri organismi commensali.
Invece, nella malattia parodontale, il microbiota sottogengivale si sposta verso una comunità più diversificata, caratterizzata da patogeni parodontali e altri organismi gram-negativi.
La colonizzazione da parte di questi microrganismi provoca una risposta immunitaria e un’infiammazione che causano la distruzione del tessuto circostante e la perdita dei denti. La scarsa igiene orale è una delle principali cause, ma anche alcune malattie sistemiche e stili di vita errati possono interrompere l’equilibrio dell’ecosistema microbico gengivale, portando alla disbiosi.
Fumo di sigaretta e microbiota del cavo orale
È ormai noto che il fumo di sigaretta abbia conseguenze negative per la salute ad ampio raggio. I fumatori hanno almeno il 50% di probabilità in più di sviluppare la malattia parodontale rispetto ai non fumatori e il fumo è associato alla gravità della malattia in modo dose-dipendente.
Il fumo altera drasticamente l’ecologia microbica del cavo orale attraverso la privazione dei nutrienti, il deterioramento del sistema immunitario, la privazione di ossigeno e gli effetti antimicrobici, causando una variazione della composizione e della struttura microbica subgengivale.
In particolare, il fumo di sigaretta riduce l’abbondanza di batteri benefici e favorisce la colonizzazione da parte di specie patogene nell’ambiente sottogengivale, accelerando lo sviluppo della malattia parodontale.
Nonostante il microbiota sottogengivale dei fumatori sia stato ampiamente studiato, si è trattato fino ad ora di studi trasversali e mai longitudinali e, quindi, i microrganismi associati alla progressione clinica della malattia parodontale nei fumatori non sono stati chiaramente definiti.
Disbiosi subgengivale e malattia parodontale: il nuovo studio
Un recente studio ha effettuato una delle più estese indagini longitudinali del microbiota subgengivale, attraverso l’analisi di 804 campioni di placca sottogengivale da 233 siti sottogengivali unici da 8 fumatori e 9 non fumatori a 3-4 punti temporali nell’arco di 6-12 mesi, utilizzando il sequenziamento dell’ rRNA 16s.
Questo ampio set di dati longitudinali ha permesso di confrontare le dinamiche temporali del microbiota subgengivale nei fumatori e nei non fumatori e di identificare i microbi associati alla progressione della malattia parodontale.
La ricchezza microbica e la diversità del microbiota sottogengivale è risultata maggiore nei fumatori rispetto ai non fumatori.
Inoltre, il microbiota subgengivale complessivo dei fumatori differiva significativamente da quello dei non fumatori ed era arricchito dalla presenza di specie patogene.
In particolare, sono stati identificati 7 taxa: Olsenella sp., Streptococcus cristatus, Streptococcus pneumoniae, Streptococcus parasanguinis, Prevotella sp., Alloprevotella sp. e Bacteroidales sp. che erano significativamente associati alla progressione della malattia parodontale.
Inoltre, le differenze osservate diminuivano con l’aumentare della profondità dei siti subgengivali analizzati e l’analisi temporale ha mostrato che il microbiota nei siti poco profondi era meno stabile rispetto a quello dei siti più profondi.
Conclusioni
Valutandoli insieme, questi risultati suggeriscono che la disbiosi sottogengivale nei fumatori preceda i segni clinici della malattia parodontale e supportano l’ipotesi che il fumo acceleri la disbiosi sottogengivale per facilitare la progressione della malattia.