Gastroenterologia

La gran parte degli studi pubblicati sul microbioma riguardano l’intestino. I motivi sono ovvi: dal tratto gastroenterico abbiamo iniziato a studiare i batteri e abbiamo già parecchie informazioni. E poi è il contesto probabilmente più ricco dal punto di vista della biodiversità. Manipolandolo si vede la possibilità di risultati positivi nei confronti di numerose patologie gastroenterologiche.

In presenza di sintomi da IBS, la microalga Chlamydomonas reinhardtii sembrerebbe offrire benefici senza alterare il microbiota intestinale.

3 Marzo 2020
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